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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Tour delle Isole Eolie -Tour of the Aeolian Islands

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  L asciamo le nostre auto a Milazzo, e iniziamo  questo tour delle Eolie, un arcipelago composto  da sette isole vulcaniche, ciascuna con una propria  personalità, tutte collegate da traghetti e aliscafi  alla costa settentrionale della Sicilia. Iniziamo il nostro viaggio con una traversata da  Milazzo a Lipari, che ospita l’unico grande centro  abitato delle Eolie. Qui potremo dividere il  vostro tempo fra attrazioni urbane ed escursioni  alle spiagge e lungo i sentieri poco distanti dalla  città. Da Lipari partono frequenti aliscafi per tutte  le altre isole. Raggiungiamo quindi Vulcano, ad  appena 10 minuti da Lipari, dove in giornata potremo  esplorare le spiagge di sabbia scura, immergerci  in bagni di fango e salire sul cratere fumante. Puntiamo quindi a nord verso la verde Salina,  disseminata di vigneti di malvasia, dove potremo  assaggiare i capperi più famosi della Sicilia e goderci  le vetrine con tutta calma in paesini come  Malfa e Santa Marina Salina. Alla fine ci verrà

Fabrizio “il Tamburinaro” - Fabrizio “The Drummer”

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Fabrizio “il Tamburinaro”   Fabrizio Fazio ha 32 anni e a lasciare il suo paese non ci pensa minimamente. Ha le radici ben piantate a Gangi, piccolo comune sulle Madonie in provincia di Palermo, e i suoi tamburi hanno calcato i palcoscenici di tutto il mondo. Fabrizio non è un figlio d’arte, il lavoro se lo è costruito con le sue mani. È la storia del suo innato amore per il tamburo, per quel suono che per secoli ha scandito la vita delle comunità del sud e che i “tamburinara” custodiscono e tramandano. Fabrizio è uno dei rarissimi artigiani del tamburo. Costruisce i suoi strumenti con estrema precisione a partire da tre elementi semplici, sublimando materiali di scarto. Il “crivo”, l’antico setaccio di legno, diventa la cassa su cui viene fissata, con colla e spilli, perlopiù la pelle della capra, l’animale più sonoro al mondo, trattata, attraverso un lungo processo che ne evita la putrefazione, con la calce e levigata con la pietra pomice. I piattelli a volte sono di ottone, e ne ven

“La bellezza a cielo aperto” GAL HASSIN Il Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche - “Open-air beauty” The International Center for Astronomical Sciences

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  I l cielo delle Madonie è uno dei cieli più belli d’Europa: in passato, numerosi astronomi hanno osservato il cielo ad occhio nudo o con telescopi per capire e interpretare i fenomeni osservati. Oggi strumenti sempre più sofisticati permettono di monitorare il Cielo alla ricerca di oggetti pericolosi, come gli asteroidi o i detriti spaziali, ma anche di studiare la debole variazione della luce delle stelle alla ricerca di pianeti extrasolari intorno ad esse, o di studiare la luce delle stelle per capire la loro evoluzione, o affrontare nuove tematiche come lo studio delle onde gravitazionali.  1801. Nella notte di Capodanno, il monaco teatino Giuseppe Piazzi (1746-1826), con il cerchio altazimutale che si era fatto costruire dall’inglese Jesse Ramsden, osservava la posizione di una stella n. 87 del catalogo di Lacaille nella Costellazione del Toro, riportando anche le coordinate di una stella vicina. Nato in Valtellina e trasferitosi a Palermo per fondare l’Osservatorio Astronomico