Fabrizio “il Tamburinaro” - Fabrizio “The Drummer”
Fabrizio “il Tamburinaro”
Fabrizio Fazio ha 32 anni e a lasciare il suo paese non ci pensa minimamente. Ha le radici ben piantate a Gangi, piccolo comune sulle Madonie in provincia di Palermo, e i suoi tamburi hanno calcato i palcoscenici di tutto il mondo. Fabrizio non è un figlio d’arte, il lavoro se lo è costruito con le sue mani. È la storia del suo innato amore per il tamburo, per quel suono che per secoli ha scandito la vita delle comunità del sud e che i “tamburinara” custodiscono e tramandano.
Fabrizio è uno dei rarissimi artigiani del tamburo. Costruisce i suoi strumenti con estrema precisione a partire da tre elementi semplici, sublimando materiali di scarto. Il “crivo”, l’antico setaccio di legno, diventa la cassa su cui viene fissata, con colla e spilli, perlopiù la pelle della capra, l’animale più sonoro al mondo, trattata, attraverso un lungo processo che ne evita la putrefazione, con la calce e levigata con la pietra pomice.
I piattelli a volte sono di ottone, e ne vengono fuori pezzi unici che hanno suonato anche tra le mani di Fiorella Mannoia, Mario Incudine, Francesco Buzzurro, Biagio Antonacci, Richard Smith, Tosca, Renzo Arbore. Da Sanremo a Sidney.
I tamburi che costruisce sono a cornice, tamburi imperiali, sciamanici, medievali, tammorre. I più piccoli hanno un diametro di 2 centimetri, il più grande di 1 metro e 50 centimetri. Ogni tamburo che ha costruito suona in maniera diversa, come se avessero un’ anima e una storia da raccontare.
Fabrizio “The Drummer”
Fabrizio Fazio is 32 years old and does not think about leaving his village. His roots are well plan- ted in Gangi, a small town on the Madonie in the province of Palermo, and his drums have been playing on stages all over the world. Fabrizio is not a child of art, he built his work with his own hands. It is the story of his innate love for the drum, for that sound that for centuries has marked the daily life of the communities in the south of Italy and that the “tamburinara - tambourine men” preserve and hand down.
Fabrizio is one of the rare drum craftsmen. He builds his instruments with extreme precision from three simple elements, sublimating waste materials. The “crivo”, the ancient wooden sieve, be- comes the case on which is fixed, with glue and pins, mostly the skin of the goat, the most sound animal in the world, treated, through a long process that prevents putrefaction, with lime and poli- shed with pumice stone.
Sometimes the plates are made of brass, and unique pieces come out of them that have also played in the hands of Fiorella Mannoia, Mario Incudine, Francesco Buzzurro, Biagio Antonacci, Richard Smith, Tosca, Renzo Arbore. From Sanremo to Sidney.
He builds frame drums, imperial drums, shamanic, medieval, tammorre. The smallest have a diameter of 2 centimeters, the largest of 1 meter and 50 centimeters. Each drum he built sounds different, as if they had a soul and a story to tell.
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