Le bellezze dei borghi - The Beauty of the Villages - Gangi


Gangi è un comune siciliano in provincia di Palermo. Il paese fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è stato proclamato “Borgo dei Borghi” nel 2014.

La città greca di Engyon è stata da una lunga tradizione storiografica identificata con Gangi. A fondare Engyon intorno al 1200 a.C. sarebbero stati, i Cretesi, che la chiamarono la loro città col nome di una sorgente in essa presente. Dopo la sua distruzione, un nuovo insediamento sul Monte Marone prese il nome di Engio (dal latino Engium) e in seguito di Gangi.

Il piccolo borgo si accascia sull’erboso monte Marone, cingendo i fianchi della collina in un abbraccio carico di bellezza, in cui Gangi appare stupenda nella sua forma sinuosa e perfetta nelle sue dimensioni. Ciò che più impressiona è scoprire che dietro quella morbida forma che avvolgeva la montagna, si nasconde una piccola cittadina dall’aria vivace e giocosa, racchiusa in un dedalo di strade, in un’altalena di viuzze acciottolate che si incontrano a formare una scacchiera di pietra, dove i colori risplendono alla luce del sole. Persi in questa terra magica, tra storia, cucina e tradizioni, si può ammirare la bellezza autentica del borgo, che si perde in salita, verso la rocca che converge nella sua anima storica, verso il Castello, risalente al XIV secolo, attorniato da antiche strade strette acciottolate, botteghe e mura. Ciò che stupisce di Gangi non è solamente la bellezza perfetta racchiusa in una miniatura di strade e palazzi, ma è scoprire coma all’interno di quelle piccole case si nasconda un universo prezioso ed unico, fatto di tesori storici, artistici e religiosi. Da non perdere è il Palazzo Bongiorno, risalente alla metà del XVIII sec., il Palazzo Sgadari risalente al XIX sec. è oggi la sede della Pinacoteca Giambecchina, del museo Civico, del Museo delle Armie di quello Etnoantropologico.

A pochi passi da Palazzo Buongiorno si incontra la piccola Piazza del Popolo, arricchita da un’ elegante scultura, in cui una candida pietra incontra l’acqua: è la “Fontana del Leone”. 

Il menù gangitano inizia con la pasta ccu maccu (ditaloni conditi con purea di fave verdi) e continua con il castrato al forno con patate (carne d’agnellone cotta al forno e aromatizzata con vino rosso, rosmarino e spezie). L’alternativa è un piatto di Quaresima, il baccalà fritto con contorno di finocchietto selvatico. Anche i dolci rispettano le tradizioni: a Natale la cucchia, pasta frolla ripiena di mandorle, uva passa e fichi secchi; in estate e autunno i mastacuttè, biscotti di farina, zucchero e succo di fichidindia. Il caciocavallo di Gangi è un formaggio pecorino di primo o secondo sale, stagionato e con grani di pepe. Rinomata anche la salsiccia secca.



LeGangi is a Sicilian town in the province of Palermo. The town is part of the circuit of the most beautiful villages in Italy and was proclaimed "Borgo dei Borghi" in 2014.

The Greek city of Engyon has been by a long historiographic tradition identified with Gangi. To found Engyon around 1200 BC would have been, the Cretans, who called their city with the name of a source in it. After its destruction, a new settlement on Mount Marone took the name of Engio (from the Latin Engium) and later of Gangi.

The small village settles on the grassy Mount Marone, surrounding the sides of the hill in an embrace full of beauty, in which Gangi appears beautiful in its sinuous shape and perfect in its dimensions. What is most impressive is to discover that behind that soft shape that enveloped the mountain, hides a small town with a lively and playful air, enclosed in a maze of streets, in a swing of cobbled lanes that meet to form a chessboard of stone, where the colors shine in the sunlight. Lost in this magical land, between history, cuisine and traditions, you can admire the authentic beauty of the village, which is lost in the ascent, towards the fortress that converges in its historical soul, towards the Castle, dating back to the fourteenth century, surrounded by ancient narrow cobbled streets, stores and walls. What is amazing about Gangi is not only the perfect beauty enclosed in a miniature of streets and buildings, but it is discovering how inside those small houses is hidden a precious and unique universe, made of historical, artistic and religious treasures. Not to be missed is the Palazzo Bongiorno, dating back to the mid-eighteenth century, the Palazzo Sgadari dating back to the nineteenth century is now the seat of the Art Gallery Giambecchina, the Civic Museum, the Museum of the Arms of the ethno-anthropological.

A few steps from Palazzo Buongiorno there is the small Piazza del Popolo, enriched by an elegant sculpture, in which a white stone meets water: it is the "Fontana del Leone". 

The menu starts with pasta ccu maccu (ditaloni pasta with mashed green broad beans) and continues with castrato al forno con patate (roast mutton with potatoes) (lamb meat cooked in the oven and flavored with red wine, rosemary and spices). The alternative is a Lenten dish, fried cod with a side dish of wild fennel. Also the sweets respect the traditions: at Christmas the cucchia, short pastry stuffed with almonds, raisins and dried figs; in summer and autumn the mastacuttè, cookies made of flour, sugar and prickly pear juice. The caciocavallo of Gangi is a pecorino cheese of first or second salt, seasoned and with peppercorns. Also renowned is the dry sausage.



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