Le bellezze dei borghi - The Beauty of the Villages - Savoca



Savoca è un comune della provincia di Messina.

Arroccata sopra un colle bivertice roccioso prospiciente il litorale ionico, Savoca è un borgo d’arte che conserva nel proprio territorio vestigia di origine medievale, rinascimentale e barocca.

La cittadina è nota per le diciassette mummie custodite nella cripta del convento dei Cappuccini, oggetto di studi di un team di ricerca internazionale (“progetto mummie siciliane”), nonchè per essere stata scelta come set di alcuni film di grande successo, come il pluripremiato “Il padrino” di Francis Ford Coppola (1972). Ecco che quindi l’attrazione turistica numero uno diventa il bar Vitelli, all’ingresso del paese, dove Michael Corelone (interpretato da un giovane Al Pacino) entra per bere qualcosa. Oggi il bar, tuttora funzionante e trasformato per metà in un museo dove è possibile ammirare molti oggetti antichi ed il bellissimo ritratto delle mani di Maria (la vecchia proprietaria), offre ai turisti ottime granite al limone.

Il nome Savoca sembra derivare dalla pianta del sambuco (savucu in dialetto) che un tempo proliferava spontanea nella zona. L’abitato è costituito da un centro storico e da tante frazioni più o meno piccole immerse nella campagna. La vegetazione presente è quella tipicamente mediterranea: nelle zone pianeggianti ci sono dei rigogliosi agrumeti, mentre nelle zone collinari sono presenti vasti vigneti ed uliveti.

Qui il tempo sembra essersi fermato, si ha quasi la sensazione di essere stati catapultati nel passato, circa 50 anni fa, quando le automobili ancora non circolavano e la vita scorreva lenta ed armoniosa. 

Una passeggiata lungo le  semideserte stradine del centro storico, apre le porte a panorami che non possono lasciare indifferenti: lo sguardo spazia attraverso l’immensa e verdeggiante boscura, fino a perdersi all’orizzonte dove spicca maestoso il golfo di Taormina. Il tutto accompagnato da una pace ed un silenzio quasi mistico, come a volere conciliare l’ammirazione per lo splendido spettacolo della natura. Solo di rado si incontra qualche passante, per lo più abitanti del luogo che nell’incertezza di conoscervi vi lasciano comunque un saluto.

Tra i piatti tipici non possiamo non assaggiare le tagliatelle di pasta fresca fatte a mano, condite con finocchietto selvatico e ragù di maiale. Vi consiglio di andare a mangiare un panino da Rusti e Mancia dello “Zu Carmelo”, con una varietà di formaggi e salumi tipici del luogo. Solo nel borgo, la famosa granita siciliana al limone è servita con la zuccarata, il biscotto locale. Passando all’arte pasticcera, come non ricordare la torta al limone, le paste secche alla mandorla e i cannulicchi in cialda croccante farciti con cioccolata, crema pasticcera e al limone.




Savoca is a municipality in the province of Messina.

Perched on a rocky hill overlooking the Ionian coast, Savoca is a village of art that preserves in its territory vestiges of medieval, Renaissance and Baroque origin.

The town is famous for the seventeen mummies kept in the crypt of the Capuchin convent, which are being studied by an international research team ('Sicilian mummy project'), and for having been chosen as the set for some very successful films, such as Francis Ford Coppola's award-winning 'The Godfather' (1972). So the number one tourist attraction is the Vitelli bar, at the entrance to the town, where Michael Corelone (played by a young Al Pacino) comes in for a drink. Today the bar, which is still in operation and half converted into a museum where you can admire many antique objects and the beautiful portrait of Maria's hands (the old owner), offers tourists excellent lemon granitas.

The name Savoca seems to derive from the elderberry plant (savucu in dialect) that once grew wild in the area. The town is made up of a historic centre and many smaller and smaller hamlets immersed in the countryside. The vegetation is typically Mediterranean: in the flat areas there are luxuriant citrus groves, while in the hilly areas there are vast vineyards and olive groves.

Here time seems to have stood still, and you almost feel as if you have been catapulted into the past, about 50 years ago, when cars were not yet on the roads and life flowed slowly and harmoniously. 

A stroll along the semi-deserted streets of the old town centre opens the door to views that cannot leave you indifferent: your gaze sweeps across the immense green woodland, until you lose yourself in the horizon where the majestic Gulf of Taormina stands out. All this is accompanied by an almost mystical peace and silence, as if to reconcile admiration for the splendid spectacle of nature. Only rarely do you meet any passers-by, mostly locals who, in the uncertainty of knowing you, leave you a greeting anyway.

Among the typical dishes, we must try the handmade tagliatelle made of fresh pasta, seasoned with wild fennel and pork ragout. I recommend you go and eat a sandwich at Rusti e Mancia of "Zu Carmelo", with a variety of local cheeses and cold cuts. Only in the village, the famous Sicilian lemon granita is served with zuccarata, the local biscuit. In terms of pastry, we must mention the lemon cake, the dry almond pastries and the crispy wafer cannulicchi filled with chocolate, custard and lemon.


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