Le bellezze dei borghi - The Beauty of the Villages - Montalbano Elicona


 


MONTALBANO ELICONA


Il Borgo di Montalbano Elicona, annoverato tra i più belli d'Italia, è uno dei centri più antichi e suggestivi dell'area nebroidea. La cittadina è stata proclamato Borgo dei Borghi nel 20. Situato a 907 metri di altitudine sull'antica strada romana e medievale che collega la costa tirrenica a quella ionica della Sicilia nord-orientale, Montalbano è ricco di bellezze architettoniche e paesaggistiche tutte da scoprire con i propri occhi. La prima parte del nome è un composto di mons (monte) e albanus (da albus-bianco). In specifico, si riferisce all'antico nome del monte su cui fu realizzato un castello per volere di Federico II d’Aragona.

Il borgo è suggestivo, le sue case sono costruite sulle pendici di questa altura, in un percorso in salita che giunge al maniero posto a 907 metri sul livello del mare. E’ un dedalo di viottoli dove il tempo sembra essersi fermato in un’epoca passata. Il castello è di proprietà comunale, oggi è in ottime condizioni, dopo aver subito lunghi lavori di restauro che lo rendono fruibile in tutti gli ambienti. Di recente istituzione il Museo delle armi e il centro per lo sviluppo del borgo medievale. Nei pressi di Montalbano Elicona e a poche centinaia di metri dal Bosco di Malabotta troviamo il sito megalitico dell’Argimusco – dal greco "argimoschion" - altopiano delle grandi propaggini – oggi Riserva Naturale Orientata, che si estende su un vasto pianoro posto a 1200 metri sul mare, in un’area a nord dell’Etna, al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani. Il panorama che si gode una volta raggiunta l'area è stupefacente: a Nord lo sguardo, dopo essere planato su verdi distese di campi degradanti verso il mar Tirreno, raggiunge le Isole Eolie. A Sud, oltre la valle dell’Alcantara, è la maestosa mole del vulcano Etna (per i siciliani "A muntagna") a fare da scena ai menhir, alle sagome e ai volti di pietra che si ergono su questo pianoro inconsuetamente verdeggiante di felci anche in piena estate. Ad Ovest è possibile scorgere distintamente Capo Calavà sulla costa nei pressi di Gioiosa Marea, più in fondo Cefalù. Ad Est il Capo di Milazzo, che precede l'approssimarsi dello Stretto di Messina e più a Sud-Est l’inconfondibile Rocca di Novara di Sicilia. 

Un centinaio di casette del centro storico, distribuite in un dedalo di viuzze, ognuna di varie dimensioni e diversa tipologia, che sono state ristrutturate e restaurate nel rispetto dell’atmosfera e dell’architettura medievale. Le casette sono state destinate a campus universitario e a case albergo.

La tradizione gastronomica di Montalbano è tutta legata all’antico mondo contadino e pastorale. Si tratta pertanto di una cucina fatta di ingredienti semplici e nello stesso tempo genuini, ricchi di sapori e profumi, come la pasta e fagioli, le fave a maccu e i maccheroni. Piatti comuni che diventano speciali grazie all’aggiunta di alcuni ingredienti come il finocchio selvatico e a scurcilla, la cotica di maiale, nella pasta e fagioli, oppure u sutta e suvra (lardo e carne) e ricotta al forno grattugiata nei maccheroni al sugo di maiale. Particolare è la lavorazione dei maccheroni, per la quale si utilizza un sottilissimo ma resistente bastoncino di giunco. Per i secondi piatti si prediligono, in genere, gli arrosti di carni ovine e caprine.

Sono innanzitutto ottimi i prodotti della pastorizia: la ricotta, fresca, salata e “infornata”, i formaggi e le provole, queste ultime – autentico capolavoro dell’arte casearia – presentate anche sotto forma di figure animali (i cavalluzzi di tumma). Gli insaccati sfidano i formaggi in bontà.

E così pure i dolci a base di nocciole, di lavorazione artigianale, che arricchiscono i pranzi e le cene. Unici in tutta l’isola sono i biscotti a ciminu, cioè con i semi di anice, dal gusto forte e particolare, legati alle festività pasquali. Deliziosi anche i legumi – fagioli, fave, ceci – e l’olio extravergine di oliva.






MONTALBANO ELICONA


The village of Montalbano Elicona, counted among the most beautiful in Italy, is one of the oldest and most evocative centres of the Nebroidea area. The town was proclaimed Borgo dei Borghi (Village of Villages) in 20. Situated at 907 metres above sea level on the ancient Roman and Medieval road that links the Tyrrhenian and Ionian coasts of north-eastern Sicily, Montalbano is rich in architectural and landscape beauties to be discovered with one's own eyes. The first part of the name is a compound of mons (mountain) and albanus (from albus-white). Specifically, it refers to the ancient name of the mountain on which a castle was built at the behest of Frederick II of Aragon.

The village is charming, its houses are built on the slopes of this hill, in an uphill path that reaches the manor located 907 metres above sea level. It is a maze of alleyways where time seems to have stopped in a bygone era. The castle is owned by the municipality and is now in excellent condition, having undergone lengthy restoration work that makes it accessible in all areas. The Weapons Museum and the Centre for the Development of the Medieval Village have recently been established. Near Montalbano Elicona and a few hundred metres from the Bosco di Malabotta, we find the megalithic site of Argimusco - from the Greek "argimoschion" - a plateau with large offshoots - now a Nature Reserve, which extends over a vast plateau 1200 metres above sea level, in an area north of Etna, on the border between the Nebrodi and Peloritani mountains. The view from the area is stunning: to the north, after gliding over green fields sloping down towards the Tyrrhenian Sea, the eye reaches the Aeolian Islands. To the south, beyond the Alcantara valley, the majestic mass of the volcano Etna (known to the Sicilians as "A muntagna") sets the scene for the menhirs, silhouettes and stone faces that rise up on this plateau, unusually verdant with ferns even in the height of summer. To the west, Capo Calavà can be clearly seen on the coast near Gioiosa Marea, with Cefalù in the background. To the east is Capo di Milazzo, which precedes the approach of the Strait of Messina, and further south-east the unmistakable Rocca di Novara di Sicilia. 

A hundred or so little houses in the old town centre, distributed in a maze of narrow streets, each of various sizes and different types, have been renovated and restored in keeping with the medieval atmosphere and architecture. The cottages have been used as university campuses and hotel houses.

The gastronomic tradition of Montalbano is entirely linked to the ancient peasant and pastoral world. It is therefore a cuisine based on simple yet genuine ingredients, rich in flavours and fragrances, such as pasta and beans, broad beans a maccu and macaroni. Ordinary dishes become special thanks to the addition of certain ingredients such as wild fennel and a scurcilla, pork rind, in pasta e fagioli, or u sutta e suvra (lard and meat) and baked ricotta cheese grated into maccheroni al sugo di maiale (macaroni with pork sauce). The macaroni are made using a very thin but strong reed stick. The main courses are generally roasted sheep and goat meats.

First and foremost, the products of sheep-farming are excellent: ricotta, fresh, salted and 'infornata' (baked), cheeses and provole, the latter - an authentic masterpiece of the art of cheese-making - also presented in the form of animal figures (cavalluzzi di tumma). The sausages and salamis challenge the cheeses in goodness.

And so do the handmade hazelnut desserts that enrich lunches and dinners. Unique throughout the island are the ciminu biscuits, that is, biscuits with aniseed seeds, with a strong and particular flavour, linked to the Easter festivities. Legumes - beans, broad beans, chickpeas - and extra virgin olive oil are also delicious.



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