La bellezza dei borghi: Geraci Siculo - The beauty of the Villages: Geraci Siculo



Geraci Siculo è un comune della provincia di Palermo, che fa parte del Parco delle Madonie. Il Paese appollaiato sulla schiena rocciosa di un colle, dominato dai ruderi del Castello dei Ventimiglia, ha una struttura urbanistica in cui è evidente l’impronta medievale con strade strette e tortuose che si allargano ora in “vicoli” ora in “cortili”, veri e propri sottopassaggi che richiamano l’archittetura araba. Il nome dell’ abitato è di origine greca – da Jerax, avvoltoio – e allude alla sua antica origine come luogo fortificato, come impervia rocca sorvolata da uccelli rapaci. Imponenti rovine di una fortezza normanna, costruita (1072) su una precedente struttura araba, di probabile origine medievale, si ergono a ovest del paesino montano su una rupe scoscesa; la cappella gotica di S. Anna è un’aggiunta del sec. XIV, molto ben conservata. La Chiesa Madre Santa Maria Maggiore, di epoca tardo medievale, ha un bel portale ogivale e un maestoso campanile: all’interno sono presenti due sculture della “Madonna” (sec. XVI) di scuola gaginesca; al suo interno si può ammirare anche un eccezionale tesoro, con numerosi lavori di oreficeria sacra (sec. XIV-XVIII).  E’ un paese dedito all’agricoltura e alla pastorizia, la principale attività economica è lo stabilimento per la raccolta e l’imbottigliamento dell’acqua minerale proveniente dalla fonti delle montagne geracesi. 
Sentieri montani si aprono a poca distanza dal borgo, che è inserito nel Parco delle Madonie, un’area di grande interesse naturalistico. Le montagne sono incise da profondi canaloni e presentano guglie rocciose, canyon (spettacolare quello di Gonato) e le caratteristiche grandi doline (“quarare”) della zona centrale del massiccio. Nel canyon di Gonato vive ancora il raro avvoltoio capovaccaio. Splendide sono le faggete delle Madonie, come quella in zona Cixè, nei pressi di Geraci, a nord del quale si estende anche un bosco di sugheri unico in Sicilia: quando si verifica la decortica dei tronchi, il loro colore rosso contrasta in modo suggestivo con il verde dei rami. La festa più sentita nel borgo è quella del S.S. Crocifisso del 3 maggio: la ricorrenza religiosa è preceduta da un ottavario e si svolge con una lenta processione in cui ogni devoto a piedi scalzi porta un cero, in segno di ringraziamento per le grazie ricevute.
Tra i piatti tipici ricordiamo a pittrina ca fasola, castrato al sugo con la “fagiola” verde locale, e meritano una menzione altri piatti a base di carne (costolette di castrato, salsiccia di maiale alla brace e gli squisiti sasizunedda ca addauro, salsicciotti di carne tritata avvolti in foglie d’alloro) e di formaggio (la tuma con le acciughe e la tuma con lo zucchero). Il ragù di castrato va a condire anche il più tipico dei primi piatti, i maccarruna di casa, una pasta fresca che assomiglia a grossi bucatini. Tra i dolci, quelli di miele e mandorle chiamati serafineddi, i bocconcini (vuccunetta) e la “cassatina antica”.


Geraci Siculo is a municipality in the province of Palermo, which is part of the Madonie Park. The town perched on the rocky back of a hill, dominated by the ruins of the Ventimiglia Castle, has an urban structure in which the medieval imprint is evident with narrow and winding streets that widen now in "alleys" now in "courtyards", real and its own subways that recall the Arab architecture. The name of the town is of Greek origin - from Jerax, vulture - and alludes to its ancient origin as a fortified place, as an impervious fortress overlooked by birds of prey. Imposing ruins of a Norman fortress, built (1072) on a previous Arab structure, probably of medieval origin, rise west of the mountain village on a steep cliff; the Gothic chapel of S. Anna is an addition of the century XIV, very well preserved. The Mother Church of Santa Maria Maggiore, from the late medieval era, has a beautiful pointed portal and a majestic bell tower: inside there are two sculptures of the "Madonna" (16th century) from the Gaginesque school; inside you can also admire an exceptional treasure, with numerous sacred goldsmith's works (14th-18th centuries). It is a country dedicated to agriculture and pastoralism, the main economic activity is the plant for the collection and bottling of mineral water from the sources of the Geracese mountains.

Mountain paths open a short distance from the village, which is part of the Madonie Park, an area of ​​great naturalistic interest. The mountains are carved by deep gullies and have rocky spiers, canyons (Gonato spectacular) and the characteristic large sinkholes ("quarare") of the central area of ​​the massif. The rare Egyptian vulture still lives in the Gonato canyon. The beech woods of the Madonie are splendid, such as the one in the Cixè area, near Geraci, to the north of which there is also a cork forest unique in Sicily: when the decortication of the trunks occurs, their red color contrasts suggestively with the green of the branches. The most heartfelt party in the village is that of the S.S. Crucifix of May 3: the religious anniversary is preceded by an octave and takes place with a slow procession in which each barefoot devotee carries a candle, as a sign of thanks for the graces received.
Typical dishes include pittrina ca fasola, castrated with gravy with the local green "bean", and other meat-based dishes (mutton chops, grilled pork sausage and the delicious sasizunedda ca addauro, sausages of minced meat wrapped in bay leaves) and cheese (tuma with anchovies and tuma with sugar). The mutton ragù goes to season even the most typical of the first courses, the house maccarruna, a fresh pasta that resembles large bucatini. Among the desserts, those of honey and almonds called serafineddi, the bocconcini (vuccunetta) and the "ancient cassatina".



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