Reportage della Redazione - Editorial reportage : Calascibetta e la necropoli di Realmese


 

Calascibetta è un comune italiano di 4 171 abitanti[ del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia.

Si presume che Calascibetta sia nata nel IX secolo come accampamento militare musulmano, sulla rocca antistante Henna, per tentare l'assedio della roccaforte bizantina. Il territorio fu abitato già in epoca antichissima, come testimoniano le necropoli della Calcarella (XI-X secolo a.C.), di Realmese (con tombe dei secoli IX e VI secolo a.C.), di Valle Coniglio (sec. X-VII a.C.) e di Malpasso (etа del rame).

Frequentata in epoca bizantina come attestano documenti ottocenteschi relativi a grotte basiliane affrescate, si ritiene che una vera e propria fondazione di Calascibetta sia avvenuta con la conquista normanna dell'isola, dove appare menzionata nel 1062, quando fu fortificata da Ruggero I, che fece costruire il castello denominato “Marco”, la prima cinta muraria, il primo borgo, durante l'assedio di Castrogiovanni, e il grande duomo dedicandolo alla Vergine Maria e all'Apostolo San Pietro.

In seguito rimasta cittа demaniale, conosce un periodo di ineguagliato splendore, favorita e preferita come fu dai re aragonesi, tra cui Pietro II che durante un soggiorno vi spirò, che la dotarono, sull'esempio dei normanni, di templi e monumenti. I suoi abitanti sono chiamati xibetani.

Da visitare la Chiesa Maria SS. Del Monte Carmelo, la Chiesa Madre di San Pietro e Santa Maria Maggiorem fondata nel 1340 dal re Pietro II d'Aragona che nel 1342 la elevò a Regia Cappella Palatina, la seconda della Sicilia dopo quella di Palermo. Il suo tesoro è conservato presso il museo diocesano di Caltanissetta. Ospita sculture in marmo di scuola gaginiana del XVI sec., e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, detta anche di Santa Lucia o Collegio di Maria.

La Necropoli di Realmese è un sito archeologico dell'Etа del Ferro, a tre chilometri da Calascibetta. Questo sito è una necropoli di tipo pantalicano, costituita da 288 tombe a "grotticella" molto particolari, risalenti al periodo compreso tra il IX e il'VI secolo a.C.[4] E’ facilmente raggiungibile dall'autostrada A19 uscita Enna. Per trovarlo ci sono molte indicazioni stradali a partire dall'uscita dell'autostrada in poi è raggiungibile anche dai pullman, all'interno del parco archeologico vi è un ampio parcheggio. I reperti rinvenuti dall'archeologo Luigi Bernabò Brea tra il 1949 ed il 1951 sono esposti presso il Museo Paolo Orsi di Siracusa ed il museo Varisano di Enna.




Calascibetta is an Italian town of 4 171 inhabitants [of the free municipal consortium of Enna in Sicily.

It is assumed that Calascibetta was born in the 9th century as a Muslim military camp, on the fortress in front of Henna, to attempt the siege of the Byzantine stronghold. The territory was already inhabited in ancient times, as evidenced by the necropolis of Calcarella (XI-X century BC), of Realmese (with tombs of the IX and VI centuries BC), of Valle Coniglio (X-VII century BC) and of Malpasso (copper age).

Frequented in the Byzantine era as evidenced by nineteenth-century documents relating to frescoed Basilian caves, it is believed that a real foundation of Calascibetta took place with the Norman conquest of the island, where it appears mentioned in 1062, when it was fortified by Roger I, who had it built the castle called "Marco", the first walls, the first village, during the siege of Castrogiovanni, and the great cathedral dedicating it to the Virgin Mary and to the Apostle St. Peter.

Later it remained a state-owned city and experienced a period of unparalleled splendor, favored and preferred as it was by the Aragonese kings, including Peter II who died there during a stay, who endowed it, following the example of the Normans, with temples and monuments. Its inhabitants are called xibetans.

To visit the Church Maria SS. Del Monte Carmelo, the Mother Church of San Pietro and Santa Maria Maggiorem founded in 1340 by King Pietro II of Aragon who in 1342 elevated it to the Royal Palatine Chapel, the second in Sicily after that of Palermo. His treasure is kept in the diocesan museum of Caltanissetta. It houses marble sculptures from the 16th century Gaginian school, and the Church of San Giovanni Evangelista, also known as Santa Lucia or Collegio di Maria.

The Necropolis of Realmese is an archaeological site of the Iron Age, three kilometers from Calascibetta. This site is a necropolis of the Pantalican type, consisting of 288 very particular "cave" tombs, dating back to the period between the ninth and sixth centuries BC [4] It is easily accessible from the A19 motorway, Enna exit. To find it there are many road signs starting from the motorway exit onwards, it can also be reached by bus, inside the archaeological park there is a large parking lot. The artifacts found by the archaeologist Luigi Bernabò Brea between 1949 and 1951 are exhibited at the Paolo Orsi Museum in Syracuse and the Varisano Museum in Enna.



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